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Fusore per opercoli e telaini con riscaldamento a vapore e cestello rotante. Capacità 15 kg.
Nell'apicoltura professionale, il recupero della cera non è solo una questione di risparmio economico: fa parte del ciclo naturale di riutilizzo delle risorse dell’alveare. Questo fusore rotante a vapore consente di sciogliere, separare e recuperare la cera in modo efficiente e senza fatica, sia da telaini vecchi, opercoli freschi o residui cerosi ancora ricchi di materiale utile.
Quale problema risolve?
Con un numero medio o elevato di arnie si accumulano rapidamente opercoli, favi usati e residui di cera. I metodi tradizionali come fusori solari o bagnomaria diventano lenti, sporchi e poco pratici.
Dopo una prima fusione, rimane spesso un residuo scuro e compatto (conosciuto come borra di cera) che contiene ancora cera intrappolata tra bozzoli, propoli e scorie. Questo fusore consente di centrifugare questi materiali e recuperare la cera residua, evitando l’uso di presse idrauliche.
Inoltre, puoi caricare direttamente telaini interi, opercoli umidi o pezzi di favo senza alcuna preparazione. Tutto viene sciolto e separato in un unico ciclo.
Cosa si può fondere?
• Telaini completi con cera, senza smontaggio (Langstroth, Dadant Blatt, Layens...)
• Opercoli freschi dopo la disopercolatura
• Favi sciolti o naturali (da sciami o pulizie)
• Borra di cera dopo fusione, purché non sia stata già pressata
⚠️ Non adatto a residui già pressati: dopo la pressatura rimane solo materiale di scarto.
Come funziona?
Alla base del tamburo si trova una resistenza elettrica da 3000 W immersa in acqua, che genera vapore. Questo vapore riscalda il cestello forato in acciaio inox (Ø3 mm) contenente il materiale. Quando la cera si scioglie, un motore da 250 W fa ruotare il cestello. La forza centrifuga proietta la cera liquida contro le pareti, da cui scende verso il basso e fuoriesce da un rubinetto in acciaio inox.
Ogni ciclo dura circa 20–25 minuti e il sistema include una protezione contro la mancanza d'acqua per evitare danni alla resistenza.
Applicazioni pratiche
• Recupero di miele residuo da opercoli
• Fusione di vecchi favi da nido con cera scura
• Recupero di favi naturali o spezzati
• Estrazione della cera da borra cerosa senza utilizzare la pressa
Consigli utili
• Aggiungere 4–5 litri d’acqua prima di ogni uso. Il sensore protegge la resistenza, ma meglio controllare.
• Se gli opercoli contengono miele, lasciar decantare il prodotto: il miele scende e può essere recuperato.
• Pulire il tamburo dopo ogni uso per evitare accumuli di propoli e residui.
Specifiche tecniche
• Capacità di carico: fino a 15 kg di opercoli, telaini o borra non pressata
• Riscaldamento: resistenza da 3000 W (generazione vapore)
• Motore: 250 W / 230 V (rotazione cestello)
• Controllo digitale: SDD-2DP
• Cestello: Ø50,5 cm x 48 cm, fori Ø3 mm
• Tamburo e coperchio: acciaio inox resistente agli acidi (OH18N9)
• Struttura: gambe in acciaio verniciate a polvere epossidica
• Rubinetto di scarico: a farfalla in acciaio inox 6/4", a 37 cm da terra
• Altezza totale: 111 cm
• Peso: circa 41 kg
• Alimentazione: 230 V / 50 Hz
Questo fusore rappresenta una soluzione robusta, versatile e conveniente per gli apicoltori che desiderano migliorare la lavorazione della cera senza investire in impianti industriali. Ideale a partire da 30 arnie o per chi vuole rendere più pulita ed efficiente la gestione della cera.
Fusore per opercoli e telaini con riscaldamento a vapore e cestello rotante. Capacità 15 kg.
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